FIRENZE – SAN PIERO A SIEVE, 6 gennaio 2023
“La porti un bacione a Firenze..” Ah, che bella Firenze..
Firenze è un vortice.. Come ogni grande città italiana, la ami e la odi al tempo stesso; odi il traffico, odi i turisti che ti travolgono con i loro trolley scusandosi in mille lingue diverse, odi il clima, pungente d’inverno o soffocante d’estate..
Poi, come un forza centrifuga, ti inghiotte nelle sue viuzze per poi catapultarti, che so, in piazza della Signoria, o dal Duomo, tanto per dirne un paio.. e lì allora non puoi fare altro che amarla, follemente.
Perché ve ne parlo? Perché è la protagonista di un bel week end di cui ora mi appresterò a raccontarvi.
Tra tutte le sue bellezze, storiche ed artistiche, che non staremo ad elencare, perchè tantissime e notissime, Firenze vanta anche numerose opportunità per svagarsi e stare insieme, per ogni tasca e per ogni gusto.
Dopo tanta cultura e arte, è concesso indulgere anche in attività meno elevate, ma necessarie, come stare seduti a un tavolo con un bel bicchiere in mano e con davanti qualcosa di invitante da sgranocchiare.
E così, il venerdì antecedente l’Epifania, alcuni viaggiatori nel tempo, atterrati in città con i loro aerostati per partecipare il giorno successivo a una mirabolante avventura, si sono dati convegno in un pub dal nome alquanto suggestivo, il Dragonfly, a pochi passi dalla Basilica di Santa Croce.
Varcando l’entrata del locale (piacevole scoperta frutto dei vagabondaggi di alcune dame e cavalieri del posto), si viene accolti dall’arredamento in legno scuro, da congegni rivettati, lampade a vapore, e vetri colorati cangianti.. sembra proprio di essere nella pancia del Nautilus!
Guido e il suo staff, ci hanno trattati da veri lords, facendoci gustare birre sopraffine e cocktails inebrianti, accompagnati da deliziosi stuzzichini; l’atmosfera appunto “inebriante” del locale ha ispirato una delle nostre Ladies, Berenice Steamgarden, maestra cappellaia (e, in effetti, un pò matta) la quale ha appositamente e sapientemente decorato un cappello a cilindro con boccette di profumo, sigari, carte da gioco, mignon di liquori e una piccola Tour Eiffel, tutti simbolici rimandi a Parigi, un tempo capitale indiscussa del vizio e del divertimento, e ne ha fatto dono al locale stesso, ad imperitura memoria del nostro passaggio e come segno di apprezzamento e gratitudine per il trattamento ricevuto.
Purtroppo il tempo, soprattuto se impegnato piacevolmente, pare abbia il brutto vizio di trascorrere più veloce; e così, ammantati nei nostri tabarri, abbiamo salutato Guido e il Dragonfly per concederci qualche ora di sonno prima della grande avventura che ci avrebbe aspettati il giorno dopo.
A FEW HOURS LATER….
Il celebre scrittore francese Guy de Maupassant diceva: “Il viaggio è una specie di porta attraverso la quale si esce dalla realtà per addentrarsi in una dimensione inesplorata che sembra un sogno”.
Il viaggio è immaginazione, avventura, sete di conoscenza e desiderio di mettersi in gioco.
Si può viaggiare stando fermi, sulle ali della fantasia (e noi viaggiatori nel tempo ne sappiamo qualcosa),
oppure fisicamente, solcando i mari, i cieli o calcando la terraferma..
Se nel primo caso, per viaggiare basta la comoda poltrona del salotto di casa, nel secondo abbiamo bisogno di un mezzo di trasporto..E quando si viaggia via terra, ce n’è uno in particolare che noi amanti di ingranaggi, bielle e valvole prediligiamo..
Nuvole di fumo, stridio di freni, fuliggine, e quel fischio inconfondibile.. signore e signori, è in arrivo il treno a vapore!
Viaggiare su un treno a vapore è un’esperienza che affascina; sfido chiunque di voi ad ammettere di non aver mai desiderato di farci un giretto.. avevo ragione vero? Lo abbiamo desiderato pressochè tutti.
La locomotiva a vapore è il trampolino ideale per un tuffo indietro nel tempo.
Si sale a bordo, si osserva il paesaggio scorrere dal finestrino come in una lanterna magica, ci si abbandona al viaggio, cullati dal suo ritmico sferragliare.. e alla mente si affacciano immagini di dame eleganti e avventurieri, luoghi esotici e di frontiera, intrighi e spy-stories.
Ma torniamo a noi..
L’occasione ci è arrivata dalla Proloco di San Piero a Sieve, paesino in provincia di Firenze, che ci ha invitati nientepopodimeno che a partecipare all’edizione del Treno della Befana 2023, di cui quest’anno addirittura ricorreva il trentennale!
Dopo aver partecipato con entusiasmo all’edizione del 2020, appena prima dello scoppio della pandemia da Covid-19, dopo due anni di restrizioni, di divieti, di timori.. Un’occasione davvero ghiotta, che non ci poteva sfuggire!
E cosi, venerdi mattina, giorno dell’Epifania, bel presto, un pugno di viaggiatori e viaggiatrici dall’animo intrepido si è dato appuntamento sulla banchina della stazione di Santa Maria Novella, a Firenze, per imbarcarsi su un autentico convoglio composto da 8 carrozze “Centoporte”, risalenti al periodo tra gli anni ’10 e ’30 del ‘900 ed accuratamente restaurate, trainate da un vero “cavallo di ferro” della stessa epoca.
Arrivati nel paese di San Piero a Sieve, treno e passeggeri sono stati salutati da un pubblico festante e dalla banda musicale “il Trio del Treno dell’Appennino”, che già durante il viaggio aveva allietato i passeggeri con simpatiche musichette, accompagnando alcune Befane nella distribuzione dei doni ai bambini presenti sulle vetture.
Dopo una breve sfilata per la via centrale di San Piero non sono mancate le foto di rito, con grandi e piccini; non finiremo mai di ringraziare la cittadinanza tutta che ha accolto calorosamente la nostra allegra e matta brigata, ricoprendoci di complimenti ammirati alla vista dei nostri scintillanti accessori e fluttuanti copricapi piumati.
Al rientro a Firenze, stanchi ma davvero entusiasti della giornata, ci siamo concessi un pranzo ristoratore presso un’ottima trattoria del centro storico, a base di specialità toscane, come la fettunta, la tipica bruschetta insaporita da olio, aglio e sale, la ribollita, rinomata zuppa di verdure e legumi, e il peposo, spezzatino di carne aromatizzato al pepe nero, il tutto annaffiato da vino e olio locali.
Giunti al termine di questa strabiliante giornata, anche se a malincuore, ci siamo salutati per fare ritorno alle nostre rispettive dimore, ripromettendoci di rivederci al più presto in occasione della prossima avventura.
Oltre alla Proloco di San Piero a Sieve (FI) desideriamo ringraziare l’Associazione Toscana Treni Storici “Italvapore”, che in collaborazione con il Comune di Scarperia e San Piero e l’Unione Montana dei Comuni del Mugello si sono adoperati con passione all’organizzazione di questo splendido evento.
A la prochaine!
Lady Pheasantail
Foto della serata al Dragonfly
Foto del Treno della Befana
Pubblicato da: Lady Pheasantail