Steampunk Bible recensioneSteampunk Bible Review


Steampunk, cos’è direi che è abbastanza chiaro a tutti i fruitori di questo sito, ma in caso stesse leggendo un neofita o un semplice curioso direi che magari facciamo che lascio un minimo di spiegazione:
Lo Steampunk è un innesto di estetica vittoriana e attitudine punkrock che si innesta in un filone della fantascienza e della sottocultura che ne è scaturita la sua influenza non si limita al “visivo” ma ha influenzato film, letteratura, arte pittorica, musica, moda e la scrittura. Si innesta in un periodo storico abbastanza preciso ovvero: quello vittoriano. Siamo a cavallo quindi con la fine dell’ottocento e l’inizio del novecento (ma non solo).

Quella che recensiamo è la “Steampunk Bible” ovvero la bibbia dello Steampunk, il primo tentativo di codificare un movimento che ha si delle connotazioni ben definite, ma che allo stesso tempo permette di spaziare e di andare, parafrasando un film animato, “Verso l’infinito e oltre”; sapendo che si trovano i fondamentali della letteratura Steampunk in soggetti quali Jules Verne e HG Wells, giusto per fare due nomi su tanti, fino ad arrivare sl grande schermo con gli ultimi due film su Sherlock Holmes, ma come spesso dico molto più il primo che non il secondo.

La Bibbia Steampunk, per dirlo con le parole dei suoi due autori Jeff Vandermeer e SJ Chambers, è un primo passo per il futuro. Sarà uno standard di riferimento per coloro che vogliono capire di più di un sottogenere che comporta non solo a fruizione passiva del movimento, ma anche quella attiva del pensiero Steampunk in tutte le sue sfumature. è pensato per essere adatto a tutti, quindi dai neofiti a chi non ha mai sentito parlare del  movimento o persino chi ne sa già e vuole aggiornarsi

Partiamo dal presupposto che lo Steampunk è un point break quando ne vieni a contatto, ovvero o lo ami o lo odi, non riesce ad esserti indifferente, e questo libro aiuta moltissimo ad addentrarsi molto di più sulle radici, come già detto, del movimento e di tutti i sottogeneri di cui è composto. Questo libro aiuta molto e apre nuove prospettive di visone dello Steampunk .  Di certo non si passa inosservati, inoltre è un modo di vivere più o meno inteso che passa dal semplice impatto visivo, passando per il “Do it Yourself” (fattelo da solo) e basta davvero poco per trovare un quid per potersi mettere in gioco e provare a proporre e riproporre la propria persona all’interno di un passato futuribile che ha al suo interno belle donne in corsetti tanto quanto signori in tuba e bastone da passeggio, passando per stralunati ingegneri in tuta sporchi d’olio o avventurieri esotici passando per scienziati più o meno pazzi.

All’interno del libro non si trovano solo i rimandi a quelli che sono i padri fondatori (inconsapevoli) dello steampunk, ma abbiamo anche scrittori, più recenti, vecchie conoscenze di questo sito.

Come ho detto, si ama o si odia, non ci sono vie di mezzo e posso dire che quasi tutto lo Steampunk è qui in questo libro.  Si potrebbe però dire che sia una moda, forse dico io, ma a differenza di molti mode e molti filoni culturali la cosa è andata oltre il semplice impulso di qualche stagione, dato che stiamo parlando di un movimento che è passato dal secolo scorso, ventesimo, a questo secolo quasi indenne, alla fine il ricambio generazionale c’è stato ma in modo molto ridotto rispetto al passato e rispetto ad altre situazioni similari

Mentre il libro getta uno sguardo ampio verso il soggetto di steampunk, con una copertura di ispirazioni, le mode, la fiction (libri e fumetti), i film, e l’arte, ma non solo. Si sarebbe dovuto fare un’enciclopedia per raccogliere tutto, quindi questa prima edizione (speriamo ce ne possano essere altre con compendi e aggiornamenti) lancia uno sguardo scalfendo solo in parte la crosta del l’immenso sufflè che è lo steampunk. Comunque mi ha permesso di  trovare una grande quantità di nuovi libri che non conoscevo, tra cui alcune possibilità giapponesi e non solo. Fuor di dubbio che non ci sono saggi e rimandi puramente letterari, all’interno del libro troverete alcuni outfit grandi, bellissimi gioielli, e un sacco di… Rayguns. Opere, libri e copertine di riviste vengono riprodotti a piena pagina. Il libro brilla per il quantitativo di materiale di riferimento.
Unica preoccupazione in tutto questa recensione è che con questo libro, ammettendo anche che gli autori hanno fatto un buon lavoro di presentare una vasta gamma di argomenti relativi alla steampunk, ci sono senza dubbio delle omissioni.
Ma prima di scuotere la testa e dire “same old situation”, sappiate che c’è il “compagno di giochi” di questo libro, che è il sito web:  www.steampunkbible.com , dove gli autori fanno sapere essere il compendio e raccolta di tutto quello che non sono riusciti a far entrare nel  libro. Ammetto che non è così ricolmo come mi aspettavo, ma c’è già una buona dose di materiale aggiuntivo, date tempo e spazio agli Autori che di certo sapranno come meravigliarci una volta di più

Quanto a me, il libro mi ha ispirato a fare alcune modifiche al mio outfit, spero che ciò avvenga anche a voi.

Stay rusty, stay steam!

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