Inauguriamo oggi una nuova “categoria” di articoli: le recensioni di libri.
Partiamo con questo tomo edito da Sonzogno, Vampire Empire –Il principe di sangue nero– di Clay e Susan Griffith, primo libro di una trilogia che si annuncia molto interessante rilasciato in Italia ad ottobre 2011.
L’anno è il 1870 ed il mondo è completamente diverso da come lo intendiamo: la parte settentrionale della Terra è ormai colonizzata dai vampiri e gli uomini che vi abitano sono poco più che carne da macello (anche se…. mica ve lo dico!) mentre a “sud del mondo” e in America gli uomini continuano a prosperare tanto che si organizza l’unione dello stato di Equatoria e delle Americhe tramite il matrimonio della principessa Adele e dello yankee Clark. Nel corso di un giro di visite di rappresentanza pericolosamente vicino ai confini del nord l’erede di Equatoria viene però rapita e tutto l’immaginario creato nelle prime pagine si sgretola per lasciar spazio ad un’altra storia fatta di avventure, aereonavi, pistole e quel pizzico di romanticismo che non guasta mai.
Permettetemi di dire che questo è un raro esempio di libro poliedrico che unisce vampiri, tradizione e avventura in modo fuori dal comune: le descrizioni sono esaustive ma non noiose e riesce non solo a creare suspance ma soprattutto a non cadere nel banale; le atmosfere spaziano da una connotazione steampunk (a me cara, lo ammetto) ad ambienti decadenti, accanto alle aereonavi troviamo antiche armi, desiderio di rinnovamento ed innovazione (rigorosamente a base di ferro e vapore) e poi… cari steamers che vi devo dire? Anche i cecchini hanno un cuore (ssshhhh è un segreto!) che ama il romanticismo purchè non sia scontato e melenso e, potete credermi, non c’è nulla di prevedibile in questo romanzo.
In buona sostanza un’opera godibile, ben scritta e non banale… non vedo l’ora di iniziare il secondo volume dal titolo “Vampire Empire – La principessa geomante-” già edito ed in trepidante attesa di essere “azzannato”!
Per ulteriori info ed aggiornamenti ecco il sito della Sonzogno editori
http://www.sonzognoeditori.it/autori/libro/4542497-vampire-empire
Pubblicato da: Corvinya (la Creavedove)
Eccoci ragazzi, gli ingranaggi, se sono ben oliati, non si fermano mai!
Salve. Ho da poco finito di leggere questo libro e devo dire che non mi ha entusiasmato, sebbene avessi grandi attese. Alla fine, ho realizzato che la cosa migliore del libro è il titolo!
Mi piaceva l’idea di un romanzo che mette insieme Gothic e Steampunk. Anche lo spunto che fa da sfondo è accattivante ed i due autori hanno alle spalle un serio curriculum.
Nonostante questo, il romanzo non decolla mai. E’ un insieme di cose già lette, viste, sentite. Nulla di male, non c’è nulla di nuovo sotto il sole; ma dei bravi autori, saprebbero rendere interessante anche l’acqua calda. Il difetto peggiore mi pare proprio la narrazione. A quale target di lettori si rivolge il libro? Sembra davvero scritto per le scuole medie (in confronto, Mortal Engines di Philip Reeve, sembra la Divina Commedia), e non per ridire: la grammatica è calibrata stando attenti a non eccedere con gli avverbi e gli aggettivi.
Scene come la caduta della nave della principessa Adele avrebbero dato lo spunto per chissà quale descrizione…invece, PUF! Gli attacchi dei vampiri, non ricordano nemmeno la recente produzione sul tema, ma i cartoni animati giapponesi (ma non Vampire Hunter D o Blood: Candy Candy).
Quando penso ad un autore di livello, in bilico tra Steampunk, Fantasy e SF, penso ad uno come China Mieville, che davvero riesce a ricombinare i generi, creando qualcosa di avvincente e rispettabile.
Qui, invece, i due autori danno l’impressione di essersi buttati sul genere steampunk, senza conoscerlo più di tanto, giusto per cavalcare il genere.
Preciso che non ho voluto assolutamente criticare la recensione ed il recensore. Anzi, apprezzo molto l’iniziativa e sono curioso di leggere l’opinione di altri lettori.
Purtroppo, in Italia non arriva praticamente nulla, della ricca produzione letteraria steampunk pubblicata all’estero. E così, ci si deve accontentare di romanzetti, scelti da direttori editoriali “poco competenti”.
Però, “Vampire Empire”, è un gran bel titolo 😉
Livius