Potrebbe venire un buon personaggio. Ungern-Sternberg crocifiggeva la gente e pensava di essere un guerriero della fede, destinato a portare la gloria del Buddismo nel mondo e salvarlo dal Comunismo (secondo lui fondato dagli Ebrei 4000 anni prima a Babilonia), per evitare l'Apocalisse imminente, ma non era contrario alle donne (mi pare, ed era pressoché asessuale come Federico II di Prussia) ed era molto intollerante nei confronti degli stupri, che non ordinò mai.
Se aggiungi l'adesione (anche superficiale, come quella del barone) al buddismo tibetano, o alla variante mongola basata sul culto dei demoni locali, e ne fai anche una mezza-sciamana raffazzonata tra teorie bislacche lette da giovane, amuleti e mischiotti religiosi-spiritisti, può venire un gran bel personaggio.
Per i personaggi femminili Ottocenteschi di solito navigo, come immaginario, più nell'ambito dell'ufficiale donna in uniforme da ussaro che pilota Mech bipedi o quello della signorina per bene (con elementi comici-parodistici dei manuali per signorine) o della Donna Nuova che glorifica l'attività fisica (stile Amore e Ginnastica del 1890, di De Amicis, da cui hanno tratto un film delizioso) e l'indipendeza dagli uomini (George H. Wells scrisse un romanzo femminista, Ann Veronica, pubblicato nel 1909). ^_^Statistiche: Inviato da Duca di Baionette — lun apr 23, 2012 2:03 pm
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