Steampunk Italia sbarca in America!

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No beh… forse il titolo è azzardato ma non possiamo che esser assai orgogliosi di vedere i volti di due dei nostri valorosi S.T.I.M., Absinth Amon e Time Mistress, nell’articolo scritto da M Gabriel Colbaugh che potete trovare a questo link

Starting Out Steampunk – Join the Club

Non possiamo che ringraziarlo sentitamente ed augurarci che sempre più persone seguano lo steampunk in tutto il globo!!!!

Stay Steam!!!!

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Pastworld RecensionePastworld Review

Ma cosa succederebbe se Londra diventasse un grandissimo parco a tema?
Pastworld, il libro che andremo a vedere,  o per meglio dire il suo autore, Ian Beck, dà una sua personale risposta al quesito.

Siamo nel 2048 e la capitale inglese è diventata un parco a tema e non più la capitale del Regno unito. Il tema, autoreferenziale, è la Londra vittoriana, dove i visitatori e turisti possono immergersi nelle misteriose atmosfere della capitale ma con 200 anni “in meno”, con tanto di invenzioni in stile vagamente steampunk e al cui interno oltre agli attori, tendenzialmente inconsapevoli, esistono anche persone che sono nate in quella “realtà” ottocentesca e che non sanno assolutamente che al di fuori esiste un mondo moderno e più reale del reale. Ma qualche cosa all’interno del parco andrà storto…

Queste le intriganti premesse di Pastworld, primo volume importato dall’estero dalla piccola casa editrice Asengard (qui in collaborazione con Asterion edizioni), metto qui sotto la trama (senza svelare troppo ovviamente):

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Sculture Steampunk… o quasi

Spesso i giornali locali sono fonte di grandi soddisfazioni. Ora, di quello che succede in Delaware onestamente poco ci interessa, almeno fino a quando non veniamo attirati da un titolo che parla di una scultura rappresentante un ragno steampunk da due metri.

scultura

che sembra uscito dalla cattiva digestione di un dopo-fiera

Tutto sommato, nell’articolo lo Steampunk è classificato correttamente con un richiamo al solito Hugo Cabret. Se siamo disposti a soprassedere sul fatto che il genere viene caratterizzato con cose come orologi e ragni, probabilmente per giustificare l’inserimento della scultura. Per fortuna che gli artisti non sono partiti da una toilette, ci verrebbe da pensare, altrimenti chissà come il genere sarebbe stato definito.

Al di la dell’opera in sé (tutto sommato un ragno malfatto, seppur di due metri, non può sicuramente nuocerci, soprattutto se si trova a un oceano di distanza), ci riporta immediatamente al tema tanto caro a tutti: cosa è davvero Steampunk. Qualche tempo fa è uscito si Youtube questo gustosissimo e geniale video:

Con il ragno di cui sopra, siamo passati da just glue some gears on it and call it Steampunk just glue some gears together and call it Steampunk. E viene anche da chiedersi come si possa definire scultura steampunk qualcosa ottenuto con il seguente procedimento:

  • procurarsi una betoniera abbastanza grande
  • riempirla con qualche badilata di scarti
  • unire un secchio di colla
  • mantecare per 15 minuti
  • finire con ruote e ali per dare un orientamento geometrico al tutto
  • profit

Probabilmente il lavoro ha qualche senso nell’arte moderna (noi non ce ne intendiamo e passiamo la mano), ma per favore, lasciateci in pace lo Steampunk.

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Published in: on Luglio 15, 2012 at 8:00 pm  Comments (2)  

Anche la Mini diventa steampunk

Non è una novità, lo Steampunk sta influenzando sempre di più il mondo del design e della moda mainstream. Dopo Prada, è la volta di un altro marchio decisamente distante dalla scena alternativa. Qualche giorno fa infatti è stata presentata un’auto Mini personalizzata a tema Steampunk da Carlex design, studio specializzato in design di interni. Come possiamo leggere sulla pagina di Auto Fanpage, il lavoro proposto è solo un “work in progress”, ma non è ancora esclusa del tutto una possibile produzione di serie. I richiami Steampunk nell’articolo sono piuttosto ben circostanziati, con la citazione del film Hugo Cabret e alcuni altri passaggi. (altro…)

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Published in: on Luglio 13, 2012 at 12:15 pm  Comments (2)  

Steampunk music made in …JAPAN!

Lo Steampunk ( e la sua musica) non conosce confini..

Strange Artifact è un duo Giapponese formato nel 2010 che suona musica rock/steampunk con influenze dei Panic! At The Disco, 30 Seconds to Mars e Muse .

Nei loro pezzi raccontano di un decadente e fantastico  mondo composto da ricordi di un futuro che avrebbe potuto essere.. piu’ steampunk di così! A narrarlo è la voce della vocalist Mary accompagnata da un perenne rumore di sottofondo di ruote dentate (così dicono)..

 

Dopo il deubutto internazionale nel 2011 pubblicheranno il loro primo album The Antikythera Mechanism in aprile e lo presenteranno per la prima volta all’estero con una performace alla Steampunk World’s Fair

chissà l’areonave musicale in quali altri mondi inesplorati ci porterà la prossima volta!

 

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Published in: on Aprile 15, 2012 at 10:18 pm  Lascia un commento  

Le creazioni di Ian Finch-Field lanciate dalla musica pop

Ian Finch-Field ( in arte Skinz-N-Hydez) è un  ventottenne canadese, artigiano appassionato di steampunk, che lavora con pelle e metallo creando maschere , scarselle, bracciali  etc…

Le sue opere sono tutti pezzi unici e pregievoli dai prezzi piu’ svariati ( dai 15 euro fino anche a qualche migliaia di euro) e recentemente sono diventate famose grazie ..alla pop music.

La star delle teen-ager americane- ma non solo- Justin Bieber ha deciso di dare  un’impronta diversa al suo look con cui è stato lanciato da MTV, scegliendo di indossare un poco impegnativo braccio meccanico del suddetto artigiano per girare il  video della sua versione di Santa Claus is Coming to Town.

Musica a parte, si è acceso un bel riflettore sulle creazioni del canadese Ian  che di certo hanno dato una certa visbilità all’artigianato e allo Steampunk in generale.

Stiamo in attesa nel vedere i risvolti,nel frattempo tutti al laboratorio! Non si sa mai che qualche altra star necessiti del nostro fumoso ingegno.. 

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Published in: on Aprile 15, 2012 at 9:45 pm  Lascia un commento  

Un Matrimonio SteampunkA Steampunk Wedding

Un bacio

 Due artisti, due cuori che decidono di coronare il sogno di una vita insieme e di farlo con un matrimonio diverso dal solito.

Two artists, two hearts that decide to fulfill the dream of a life together and do it with an unusual wedding.

After several months of preparation, Jacob and Kate decide to take their wedding and all the guests into another world with something that represents them fully and to give meaning to the word “we”, as if a steampunk airship had crashed into an enchanted forest.

It was immediately clear that Steampunk was the perfect way to create a marriage of this kind, elegant, fantastic and imaginative, fusion of the idea of ​​Victorian art and fashion with a touch of science fiction.

The spouses choose the colors of the event, picking the shades of brown and red and other deep, rich autumn colors to accentuate blacks and copper, metal ubiquitous in steampunk and everywhere at the ceremony. Then give a homely touch to the party by adding hay bales, pic-nic benches and baskets with blankets placed around the ranch. They scoured junkyards, flea markets and strange shops to find anything that could be used: ” Some of my favourite memories from the wedding are all the small details we added to everything to really bring the look of the world together” says Kate.

An advice to brides planning their wedding? Don’t settle you! You can always find the perfect dress or the perfect color. There are amazing resources out there, there’s no reason to ever settle, flexibility and creativity are the key to success, especially for a steampunk marriage. (altro…)

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Recensione di Electric Rain dei Victor SierraReview: Electric Rain by Victor Sierra

I Victor Sierra sono un gruppo francese di musica elettronica con venature Steampunk che si presenta con questo terzo lavoro “Electric Rain” il quale è, a mio parere, molto più darkwave elettronico che non steampunk ma ciò non deve  far desistere l’ascoltatore. Questo “Electric rain” è interessante per ciò che propone ovvero una mistura tra elettronica con venature “malate” ed industrial alle vaporose e fumogene idee del pensiero steam cantate in più lingue.

Abbiamo pezzi in francese (la lingua madre del gruppo) pezzi in spagnolo, in inglese e persino in yiddish per dare, a mio avviso, un filo conduttore che ci porta in quell’ Europa ucronica di fine diciannovesimo secolo che è parte integrante di ciò che è lo steampunk.
Possiamo dire che tutto il lavoro ha un suo filo conduttore pur non essendo un concept album, cosa che non sempre è consueta e semplice. L’ album è molto ballabile: personalmente apprezzo più di altre “El topo”, “Blood in the skies” e “Mastermind” ma tutto sommato ha una buona resa anche il resto delle tracce; inoltre all’interno degli undici pezzi che compongono il lavoro della band troviamo  una bella cover di “White Rabbit” dei Jefferson airplane. Come sempre le cover o sono fatte bene oppure rischiano di lasciare inorridito non solo l’ascoltatore ma anche chi ha creato la canzone: ciò non accade con la coversong menzionata nella quale il gruppo trasfigura in modo eccellente le note originali facendo sì che si amalgami perfettamente con il resto delle loro canzoni.
Noto che i Victor Sierra hanno qualche rimando ai Ghostfire (per chi non li conoscesse consiglio un ascolto dei loro lavori), interessante sia sul piano compositivo che sul feeling che porta. A livello di registrazioni, mixaggio e post produzione il lavoro è fatto molto bene, nulla è lasciato al caso anche se forse io avrei utilizzato altri suoni o altri samples campionati, ma è una questione di gusto. Questa è la track list:

1.    El Topo
2.    The Road not
3.    Blood in the skies
4.    Putsh
5.    Make my day
6.    White rabbit
7.    Scratch my door
8.    Laberinto
9.    Mastermind
10.    Yiddishe Klub
11.    Bridge to Nowhere

Consiglio alcune finezze da apportare al sound della band, ma tutto sommato il loro lavoro è nel complesso positivo.
L’album è recuperabile in due forme: nella forma digitale al prezzo di $9.99 USD, o nella forma classica in CD al prezzo di $12.99 USD. Per ulteriori informazioni andate qui:
http://victorsierra.bandcamp.com/

The Victor Sierra  are a group of French musicans and they play electronic music with veins of steampunk. They presents themeself with this third work “Electric Rain” which is, in my opinion, much more  electronic darkwave than steampunk, but this should not prevent someone the listener. This “Electric Rain” is interesting ‘cause in that it proposes a mixture of electronics with streaks “sick” and industrial with smoke and vapor cames from the steampunk ideas and they sang in several languages, I think it’s a choice to add something extra in their work.

We have pieces in French (the mother tongue of the group) pieces in Spanish, English and even in Yiddish to give, in my opinion, a common thread that leads us in that ‘Ucronic Europe’ at the end of the nineteenth century which is part of what is steampunk.

We can say that all the work has its own thread though not a concept album, which is not always familiar and simple. The album is very danceable; personally I like more than others, “El Topo”, “Blood in the skies” and “Mastermind” but all in all a good yield of the rest of the tracks, also within the eleven pieces of the there is a beautiful work of the band cover of “White Rabbit” by Jefferson Airplane.
As always, the covers are made or well or may leave the listener not only horror but also the creator of the song: this does not happen with the coversong mentioned in which the group transformed into an excellent making the original notes are perfectly mixed with the rest of their songs.

Known to have some reference to Victor Sierra Ghostfire (for those who do not know them I recommend a listen to their work), interesting both in terms of composition on the feeling that it brings. In terms of recording, mixing and post production work is very well done, nothing is left to chance, though perhaps I should have used other sampled sounds, or other samples, but it is a matter of taste. This is the track list:

1. El Topo
2. The Road not
3. Blood in the skies
4. Putsh
5. Make my day
6. White Rabbit
7. Scratch my door
8. Laberinto
9. Mastermind
10. Yiddishe Klub
11. Bridge to Nowhere

Council some refinements to be made to the band’s sound, but all in all their work is generally positive.
The album is avaliable in two forms: in digital form at a price of $ 9.99 USD, or in classic form on CD for $ 12.99 USD.
For more information go here:
http://victorsierra.bandcamp.com/

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Consigli sulla Creazione dell’Outfit Maschile

Creare il primo outfit steampunk può diventare una snervante ricerca senza fine, in particolar modo per l’uomo, a causa della difficoltà nel reperire i capi di abbigliamento che contraddistinguono il movimento, nonché per via della confusione generatasi su questo argomento.
Vediamo di fare chiarezza su alcuni punti fermi riguardanti la moda maschile steampunk in modo da potervi aiutare nella scelta dell’outfit.

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Published in: on Gennaio 22, 2012 at 2:40 pm  Lascia un commento  
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Aperta la sezione “Risorse” associati accorrete!Now is open the Resources part. Chek it followers!

Come da titolo, noi di Steampunk Italia abbiamo deciso di aprire la sezione “risorse”.

Cosa serve? Direte voi, serve per render disponibile tutto il materiale che i voi carissimi associati vorrete render pubblico, oltre agli articoli ed alle foto che ci inviate; si potrà quindi trovare all’interno della sezione: filmati, immagini, wallpapers e quant’altro gli associati a Steampunk Italia creeranno e vorranno render fruibile a tutti.

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