Fin dal suo primo annuncio, abbiamo guardato con curiosità a Dishonored. Prima di tutto perché fin da subito è stato un titolo che ha proclamato la sua ispirazione Steampunk, poi perché basta controllare il curriculum di Bethesda Softworks per farsi venire l’acquolina in bocca. Per citare due esempi in ordine cronologico, stiamo parlando dell’azienda che ci ha regalato Skyrm e Fallout, due serie che solo visitatori dal passato ed esploratori sperduti sono autorizzati a non conoscere.
Per questo motivo è facile immaginare le facce dei Mercenari quando al Quartier Generale è arrivata, da parte dei promotori italiani, l’offerta di provare il titolo in anteprima. Dopo aver aperto qualche bottiglia di assenzio della Gran Riserva e una considerevole quantità di barili di birra, ci siamo recati in gran segreto in quel della metropoli, dove siamo stati accolti dai creatori e dal loro diplomatico sul territorio italico.
Pubblicato da: kappa